Non tutti lo sanno, ma in alcuni casi puoi non pagare le bollette di acqua, luce e gas in modo legale e senza spiacevoli conseguenze.
Il costo della vita continua ad aumentare, e una delle spese di cui molte famiglie sentono maggiormente il peso è rappresentata dalle bollette. Elettricità, gas, acqua e telefono sono fondamentali nella nostra vita e di certo non possiamo farne a meno.

Purtroppo però con il continuo incremento di questi costi, diventa una priorità adottare misure per gestire i consumi e ridurre le spese superflue. Oltre a limitare gli sprechi, conoscere i propri diritti in materia di bollette scadute può fare una grande differenza. Ad esempio, sapere quando una bolletta non è più esigibile può aiutare a evitare di pagare somme non dovute.
Le bollette possono andare in prescrizione: ecco come e quando
In ambito legale, la prescrizione comporta la perdita del diritto di un creditore a esigere un debito trascorso un determinato periodo di tempo.
Questo principio si applica anche alle bollette di servizi come luce, gas, acqua e telefono. In pratica, se un fornitore non richiede il pagamento entro i termini di legge stabiliti, il debito diventa inesigibile.

Tale norma serve a bilanciare gli interessi di creditori e consumatori, garantendo trasparenza nelle obbligazioni finanziarie.
Il periodo di prescrizione delle bollette inizia il giorno seguente alla data di scadenza del pagamento. Però la prescrizione può essere interrotta da atti formali, come richieste di pagamento ufficiali o azioni legali da parte del creditore.
In tal caso, il conteggio del termine riparte da zero. È quindi fondamentale monitorare attentamente eventuali comunicazioni da parte del fornitore per verificare se i termini di prescrizione siano stati rispettati.
Quanto tempo serve per la prescrizione delle bollette?
I tempi di prescrizione delle bollette variano a seconda del tipo di servizio:
- Bollette della luce: prescritte dopo 2 anni per quelle emesse dopo il 1° gennaio 2019.
- Bollette del gas: prescritte dopo 2 anni per quelle emesse dopo il 1° marzo 2018.
- Bollette dell’acqua: prescritte dopo 2 anni per quelle emesse dopo il 2 febbraio 2020.
- Bollette telefoniche: a differenza degli altri servizi, rimangono soggette a un termine di prescrizione di 5 anni.

La riduzione dei termini di prescrizione è stata introdotta da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per tutelare meglio i consumatori.
In passato, il termine era di 5 anni, ma conservare documenti di pagamento per così tanto tempo risultava spesso difficile. Le nuove normative semplificano la gestione delle controversie, agevolando i cittadini.
Cosa succede dopo la prescrizione?
Se un fornitore richiede il pagamento di una bolletta oltre i termini di prescrizione, il consumatore ha il diritto di contestare la richiesta invocando la prescrizione.
Per farlo, è necessario notificare formalmente l’intervenuta prescrizione. È importante ricordare che un pagamento volontario di una bolletta prescritta non può essere rimborsato, quindi è fondamentale agire con attenzione prima di saldare debiti contestati.
A proposito di bollette, se sono alte il motivo è semplice, non conosci alcuni trucchi per ridurre i consumi: ti lascio qui qualche consiglio utile.