Dopo l’introduzione del tappo non rimovibile, arriva una nuova legge per le bottiglie di plastica, un obbligo imposto a tutte le fabbriche.
L’introduzione del tappo non rimovibile è stata un’intuizione tanto semplice quando essenziale per ridurre l’impatto ambientale. Eppure, nonostante la sua bontà, questa iniziativa ha fatto molto scalpore, generando lunghe e sciocche discussioni sui social. Quella del tappo, non più separabile dalla bottiglia, è stata una mossa importantissima per la tutela ambientale.
Il pianeta è sommerso dalla plastica e i tappi rappresentano una percentuale elevatissima di inquinamento, poiché, una volta staccati, si perdono e finiscono chissà dove, inquinando terreni e oceani. I tappi non rimovibili hanno risolto la questione dell’inquinamento da plastiche e microplastiche? Assolutamente no, ma di certo hanno contribuito a ridurlo. Si tratta di una battaglia delicata e che, molto probabilmente, sarà quasi impossibile da vincere. Ma almeno un primo passo è stato fatto, e nel 2025 ecco arrivare un’altra importante novità.
Riciclo della plastica, l’importante novità introdotta a partire dal 2025 e legata alla produzione delle bottiglie
Se la decisione di tenere attaccato il tappo alla bottiglia ha generato infinite (inutili e stupide) discussioni sui social, con i cittadini infastiditi per la scomodità nel versare le bevande (perché un tappo attaccato sconvolge il futuro del mondo e determina il prosieguo dell’esistenza umana!), ora arriva un nuovo cambiamento, introdotto sempre per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Questa volta, però, non si tratta di una modifica strutturale, ma il cambiamento è legato alla produzione stessa della plastica, quindi si rivolge alle fabbriche che producono bottiglie in plastica. Dal 1 gennaio 2025, infatti, le nuovi leggi europee impongono alle aziende produttrici di produrre bottiglie utilizzando almeno il 25% di plastica riciclata. Che cosa cambia per noi?
Forse qualcuno le ha già viste in giro, in particolare in alcuni Paesi del nord Europa, come ad esempio la Svezia, dove sono già state introdotte da qualche mese. Si tratta di bottiglie in plastica riciclata e che presentano una colorazione più scura. L’obbligo è rivolto a tutte le aziende produttrici e per tutti i contenitori fino a 3 litri, coinvolgendo tutte le bevande immesse in commercio.
La novità nella produzione delle bottiglie in plastica per ridurre l’impronta climatica
Un cambiamento che non riguarda direttamente il consumatore, ma cerca di ridurre l’impronta climatica sin dal principio, partendo dalla produzione. Tutti i brand si dovranno adeguare alle nuove regole, altrimenti si viene sanzionati. Dunque, cosa cambierà? Che le bottiglie in plastica avranno un colore più scuro, tendente al giallo. Il colore giallastro sarà determinato proprio dal riciclo.
Ben presto, le nuove bottiglie faranno bella mostra in tutti i supermercati e in tutti gli esercizi commerciali, diffondendosi nel corso di questo 2025 su tutto il territorio europeo. Dunque, se a breve troverete bottiglie di colore diverso, non allarmatevi, non si tratta di bevande vecchie e scadute. La percentuale minima di riciclo sarà del 25% ma già alcune aziende hanno trovato il modo di incrementarla, arrivando in certi casi fino all’80%.